Gli scontrini Migros sono scomparsi

L'azione di guerriglia di JvM/Limmat ha fatto scalpore. Secondo Migros, i manifesti, che erano stati incollati per "scherzo", sono stati riportati al loro stato originale lunedì sera.

Il rivenditore Migros ha incollato sopra i manifesti di altre aziende le proprie pubblicità (Werbewoche.ch riporta). L'azione di guerriglia doveva essere uno scherzo. Gli adesivi saranno nuovamente rimossi entro lunedì sera, come ha dichiarato la portavoce di Migros Martina Bosshard all'agenzia di stampa SDA. "Non abbiamo deliberatamente coperto completamente i manifesti delle aziende, ma volevamo continuare le storie che le aziende stavano raccontando", ha detto Bosshard. I cartellini degli scontrini Migros erano inoltre facilmente rimovibili, in modo da non danneggiare i manifesti, ha aggiunto.

La campagna non solo ha riscosso grande interesse su Werbewoche.ch, ma si è anche polarizzata sul più grande portale di notizie della Svizzera, 20min.ch. "Il fatto che Migros si comporti come un manifesto selvaggio è antipatico. Dopo tutto, le altre aziende hanno pagato un sacco di soldi per i loro spazi pubblicitari", ha dichiarato lunedì 20 Minuten Online citando Pierre C. Meier, caporedattore di Werbewoche. Se gli inserzionisti più piccoli hanno fatto ricorso a metodi di guerriglia, si tratta di qualcosa di diverso rispetto al più grande inserzionista svizzero. Come dimostrano i numerosi commenti dei lettori sul portale di notizie, l'azione è particolarmente polarizzata tra la popolazione. Mentre alcuni interpretano l'incollaggio dei manifesti come "avarizia" o addirittura "comportamento imperialistico" da parte di Migros e chiedono le dimissioni della direzione, altri celebrano l'idea come "non convenzionale", "intelligente" e "grandiosa".

Le aziende interessate sembrano averla presa con umorismo o indifferenza: Secondo SDA, sono state informate per lettera contemporaneamente all'azione, e finora non ci sono state reazioni negative. "Speriamo che le aziende capiscano che si tratta di un ammiccamento", afferma Bosshard. L'azione si è limitata a sette città e a circa 25 manifesti. (hae/SDA)
 

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