La Commissione del Consiglio Nazionale vuole un sostegno statale per la stampa

Il Consiglio federale dovrebbe presentare rapidamente al Parlamento proposte per nuovi modelli di finanziamento della stampa. Questa è la richiesta della Commissione per la politica degli Stati del Consiglio nazionale (SPK). Il Comitato ritiene che la funzione politica democratica dei media sia sempre più messa in discussione.

Con 15 voti favorevoli, 0 contrari e 6 astensioni, la Commissione ha adottato una mozione, come annunciato venerdì. Se i consiglieri sono d'accordo, il Consiglio federale dovrà presentare entro due anni un concetto di finanziamento e un progetto di base legale per il finanziamento indiretto e diretto dei media. La base è costituita da una visione d'insieme del panorama mediatico svizzero, che il Consiglio federale dovrà prendere in mano immediatamente. L'obiettivo è quello di salvaguardare le funzioni statali e democratiche dei media, scrive la Commissione.

La scorsa estate, il Consiglio federale si è espresso contro un intervento anticipato dello Stato. In un rapporto si affermava che i media svolgono un ruolo importante nella democrazia e nella formazione dell'opinione pubblica. Tuttavia, in vista di Internet, i media devono innanzitutto affrontare le sfide da soli. Il Consiglio federale non intende fare una nuova valutazione della situazione per altri quattro anni. Se poi dovesse risultare evidente che gli sforzi dei media non sono sufficienti a garantire i servizi necessari dal punto di vista della politica statale e democratica, prenderà in considerazione ulteriori misure di sostegno.

Il rapporto del Consiglio federale ha tenuto conto anche di studi sulla promozione della stampa. Uno di questi ha analizzato da vicino l'effetto delle misure di promozione. Gli autori sono giunti alla conclusione che gli editori e le associazioni sono sollevati dalle attuali sovvenzioni. Tuttavia, non è emerso un effetto diretto sull'obiettivo politico della diversità giornalistica. Lo studio raccomanda di promuovere la stampa in modo più mirato e selettivo. Un sussidio diretto alla stampa richiederebbe un emendamento costituzionale.

Oggi i media svizzeri sono promossi esclusivamente attraverso misure indirette. Da un lato, i giornali beneficiano di una tariffa postale ridotta, dall'altro di un'aliquota IVA speciale. Le Commissioni politiche statali del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati avevano già spinto per un cambiamento: due anni fa avevano approvato un'iniziativa parlamentare per un nuovo modello di promozione della stampa. (SDA)
 

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