I dati: il nuovo petrolio dell'economia

La consapevolezza è sempre più diffusa: I dati sono il nuovo petrolio dell'economia! Il termine "big data" viene di solito menzionato nello stesso modo. Non c'è disciplina, non c'è funzione aziendale che non sia già stata citata per nuovi entusiasmanti approfondimenti e applicazioni grazie alla valutazione e alla conversione mirata dei dati in conoscenza. Soprattutto nel marketing e nella comunicazione, l'entusiasmo trabocca. Le sempre più vaste scorte di dati dei formati più diversi portano nuove conoscenze: il cliente trasparente sembra essere diventato realtà da tempo. Anche in Svizzera, di recente, abbiamo letto sempre più spesso di esperienze iniziali. Queste sono per lo più (ancora) limitate a grandi aziende di alcuni settori (principalmente B2C).Ma qual è la situazione nelle piccole e medie imprese (PMI)? L'esperienza e le discussioni dimostrano che anche qui c'è un grande bisogno di maggiore trasparenza e sicurezza decisionale. Ciò che spesso manca, tuttavia, è la volontà di affrontare coerentemente la questione, a causa della paura di grandi investimenti (IT) o della mancanza di comprensione ("Questo è un argomento solo per le grandi aziende!"). Spesso, però, nelle PMI le condizioni sarebbero più semplici e con un approccio pragmatico si potrebbe ottenere molto più rapidamente che nelle grandi aziende, con le loro complesse strutture informatiche e i processi decisionali non sempre semplici.Nel prossimo futuro, le PMI in particolare dovrebbero quindi concentrarsi sempre più sull'utilizzo del "nuovo petrolio dell'economia". Dovrebbero affrontare il tema dei dati (di mercato e dei clienti) e delle analisi come idealmente fanno sempre: in modo pragmatico, sostenibile e con l'obiettivo di ottenere risultati rapidi. Ciò consentirà loro di prendere decisioni più rapide e migliori in futuro e di rispondere in modo più efficace e personalizzato alle esigenze dei loro clienti.