Digitalizzazione: le organizzazioni chiedono il controllo delle piattaforme digitali

Diverse organizzazioni chiedono un maggiore controllo democratico, i principi dello Stato di diritto e i diritti fondamentali nella sfera pubblica digitale e vogliono dare un impulso al dibattito in Svizzera.

ThisisEngineering RAEng/ Unsplash
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Più controllo democratico, principi dello Stato di diritto e diritti fondamentali nella sfera pubblica digitale: è quanto chiedono diverse organizzazioni. Con riferimento all'UE, vogliono dare un impulso al dibattito politico in Svizzera. Oggi gran parte del pubblico si esprime su piattaforme di comunicazione private. Il pubblico non è in grado di capire come ciò avvenga e quale influenza abbia sulla società, né di proteggersi efficacemente da manipolazioni e discriminazioni o di contrastare fenomeni come l'incitamento all'odio o la disinformazione", hanno dichiarato le organizzazioni in un comunicato di mercoledì.

Nel novembre 2021, il Consiglio federale ha redatto un rapporto dettagliato sull'influenza delle piattaforme di comunicazione sul pubblico digitale e ha chiesto al Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di elaborare un documento di discussione sulla regolamentazione delle piattaforme entro la fine dell'anno.

Mancano le proposte del governo

Ma sia questo dibattito che le proposte normative concrete sono state finora largamente assenti. Mentre l'Unione Europea ha adottato una regolamentazione completa delle piattaforme online con la legge sui servizi digitali per contrastare questi fenomeni, la politica svizzera dorme. In una dichiarazione, le organizzazioni Algorithm Watch Switzerland, Digital Society e Mercator Foundation Switzerland presentano delle proposte. Ad esempio, chiedono l'accesso ai dati per la ricerca, la società civile e il giornalismo, nonché la valutazione e l'audit dei rischi, vale a dire che i sistemi algoritmici dovrebbero essere esaminati per i loro rischi per i diritti fondamentali e la democrazia.

Inoltre, le cancellazioni dovrebbero essere giustificate, dovrebbe essere introdotto un sistema di reclami e una procedura di arbitrato. Si richiedono autorità di vigilanza e rappresentanze accessibili delle piattaforme in Svizzera e l'uso autodeterminato delle piattaforme.

Dati personali da proteggere

I dati personali particolarmente sensibili non devono essere utilizzati per la profilazione e la pubblicità. Occorre inoltre rafforzare la protezione contro la discriminazione di genere e garantire l'etichettatura della pubblicità politica e commerciale, nonché la fonte di finanziamento. Le organizzazioni chiedono anche una limitazione della disinformazione e l'etichettatura dei cosiddetti bot (abbreviazione inglese per robot). Questo per fermare la diffusione algoritmica di false informazioni.

Infine, ma non meno importante, l'educazione ai media nello spazio digitale deve essere promossa come materia obbligatoria per una democrazia forte. Dovrebbe rafforzare l'informazione digitale e l'alfabetizzazione alle notizie. Le organizzazioni CH++, Dezentrum, la sezione IT e Società della Società Svizzera di Informatica, humanrights.ch, ICT4Peace, Netzcourage, OpenData.ch, PinkCross, la Stiftung für Konsumentenschutz, la Stiftung Risiko Dialog e lo Zurich Hub for Ethics and Technology (ZHET) sono anch'esse dietro queste richieste. (sda)

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