TCS: la campagna Playmobil ha funzionato

Drei Monate nach Schulbeginn fällt die Bilanz der TCS-Kampagne positiv aus. Die überwiegende Mehrheit der Schweizer kennt die Kampagne, findet die Botschaft verständlich und informativ und hält sich an das Prinzip «Halt bevor's knallt, bremsen Sie nicht nur ab!».

L'8 agosto 2012 è stata lanciata la campagna per la sicurezza stradale "La strada per la scuola - fermati prima che sbatta". Questa campagna invitava gli utenti della strada a fermarsi completamente non appena i bambini volessero attraversare un passaggio pedonale. Tre mesi dopo, si possono già misurare i primi successi, come rivela un sondaggio indipendente condotto da Demoscope e Comtest in ottobre su richiesta del Fondo per la sicurezza stradale (FVS).

La distribuzione di circa 13.000 manifesti, 3.400 banderuole, 2.700 adesivi magnetici e 90.000 blocchi per appunti ha garantito un'ampia visibilità della campagna. Il lancio ha anche generato un livello eccezionalmente alto di copertura mediatica e ha sottolineato l'importanza della sicurezza all'inizio della scuola.

Un messaggio chiaro

Secondo lo studio Demoscope, l'87% degli intervistati conosceva la campagna del TCS. L'86% ha dichiarato di ricordare lo slogan "Fermati prima che sbatta". Il 96% degli intervistati ha capito che il messaggio era rivolto agli automobilisti. Inoltre, oltre il 70% della popolazione ha compreso il contenuto del messaggio: Bisogna fermarsi per evitare una collisione. L'obiettivo della campagna è stato quindi raggiunto.

Playmobil protegge i bambini

Lo spot televisivo della campagna, con una bambina che va a scuola in un mondo Playmobil, è stato trasmesso più di 330 volte e ha avuto oltre 10.000 visualizzazioni su YouTube. Collegando il mondo dei giocattoli e gli incidenti sulla strada per andare a scuola, lo spot televisivo e i manifesti hanno attirato una grande attenzione. Il sondaggio mostra anche che la figura del guardiano delle strisce pedonali simboleggia la sicurezza dei bambini che si recano a scuola ed è quindi molto apprezzata. Gli automobilisti intervistati hanno anche avuto l'impressione che non fosse la figura di Playmobil, ma i bambini stessi a trasmettere il messaggio. (SDA)

 

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