Viscom: orari di lavoro più lunghi e nessun salario minimo fisso

Nelle prossime trattative del CLA, Viscom vuole imporre l'allungamento dell'orario di lavoro, la riduzione dei bonus e la rinuncia a un salario minimo fisso dettagliato. L'associazione degli imprenditori dell'industria grafica cita come motivazione la situazione critica del settore.

Secondo Viscom, le trattative per un nuovo Gav nel settore delle arti grafiche, che inizieranno il 20 settembre 2012, devono portare a un rafforzamento del margine di manovra delle singole aziende e della loro responsabilità. L'associazione dei datori di lavoro dell'industria grafica chiede un adeguamento orientato al futuro del contratto collettivo di lavoro, eccessivamente costoso. Secondo Viscom, il valore aggiunto non può essere distribuito in anticipo e l'inizio della spirale dei costi avrebbe conseguenze catastrofiche sull'occupazione nel settore. Il principio degli adeguamenti salariali annuali a livello aziendale, che si è affermato nel settore da otto anni, funziona. Le aziende sono consapevoli della loro responsabilità nei confronti dei dipendenti.

Secondo Viscom, il nuovo CCL deve rafforzare il margine di manovra delle imprese, soprattutto perché il potere finanziario e di guadagno di ogni azienda varia notevolmente. Si dovrebbe rinunciare alla fissazione dettagliata dei salari minimi. Viscom è contraria a un aumento generale dei salari minimi di 200 franchi al mese, come richiesto dai sindacati.

Nuova settimana di 42 ore

Viscom chiede anche l'abbandono della settimana di 40 ore e l'aumento a 42 ore. La settimana di 40 ore minaccia la crescita e l'occupazione nel settore delle arti grafiche. I parametri per l'orario di lavoro annuale fissati nelle ultime trattative CLA si stanno rivelando troppo rigidi e devono essere spezzati come in altri settori. L'orario di lavoro annuale deve essere reso più flessibile, come in altri settori.
 
Secondo Viscom, il compenso del 70% per il lavoro notturno e a turni non può essere mantenuto in un confronto nazionale di settore e in un benchmark internazionale. Nell'interesse della Svizzera come luogo di lavoro, Viscom chiede quindi una maggiorazione del 25% per il lavoro notturno e a turni.

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