Dare fuoco alla ragione

Lesch+Frei si appella al buon senso dei fumatori per conto di B.A.T. Germania

Lesch+Frei si appella al buon senso dei fumatori per B.A.T. GermaniaDi Ernst Weber British American Tobacco (B.A.T.) Germania si è affidata all'agenzia pubblicitaria Lesch+Frei di Zurigo per creare la sua ultima campagna di opinione. La filiale tedesca del gigante del tabacco con sede ad Amburgo detiene attualmente circa il 15% del mercato con marchi come Lucky Strike, HB, Pall Mall, Lord Extra, Dunhill e Gauloises Blondes.
La formazione dell'opinione attraverso la pubblicità ha una lunga tradizione in B.A.T. Germania: fino a circa dieci anni fa, l'azienda coltivava un dibattito pubblico sulle critiche al fumo. "Elogio del tabacco" era il nome della campagna di allora.
Un rientro pubblicitario avvenuto alla fine del 1997 non era già più esclusivamente pieno di elogi, ma conteneva anche l'attuale slogan educativo "Ogni sigaretta che non si gusta consapevolmente è una di troppo". Con il motto "La nostra opinione sul fumo è rimasta invariata da 20 anni", questa campagna mostrava soggetti dal vecchio aspetto.
"La nuova pubblicità, concepita con sensibilità da Lesch+Frei Zurich, cattura in motivi l'opinione che British American Tobacco Germania ha oggi sul prodotto sigaretta", afferma Rainer Stubenvoll, portavoce stampa di B.A.T. Germania. La campagna non finge di non conoscere gli effetti nocivi del fumo sulla salute, ma affronta gli attacchi della critica facendo sì che gli spot invitino a "fumare moderatamente".
Gli inquinanti filtrati dalla critica
I temi trattati riguardano il rapporto non sempre disteso tra fumatori e non fumatori, la posizione del fumo di sigaretta come stimolante legale per gli adulti rispetto alla tutela dei minori e la "spada di Damocle" del divieto di pubblicità.
In termini di layout generico, questa è in realtà una presentazione che un'associazione dovrebbe commissionare. Ma grazie ai molti anni di formazione dell'opinione pubblica, il ruolo di opinion leader è ora occupato da B.A.T. Germania. "Nessuno avrà l'impressione che parliamo solo quando la casa è in fiamme", afferma Rainer Stubenvoll.
"La performance consiste in 14 soggetti ottimamente testualizzati da Joni Müller", afferma Peter Lesch, "e Roland Jäggi si è confermato ancora una volta come un eccezionale e sottile artista dell'impaginazione con la performance forse un po' influenzata dall'inglese". Anche i soggetti che si occupano del divieto di pubblicità non ricorrono agli argomenti della paura. Non sarebbe in linea con la politica di informazione di B.A.T. Germany né con lo stile dell'agenzia se questi motivi dipingessero sul muro un quadro di disoccupazione, ad esempio, che rischia di colpire in primo luogo stampatori, editori e fornitori. "Preferiamo di gran lunga l'informazione concreta al metodo della mazza", afferma il titolare dell'agenzia.

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