Media Monitor: il potere d'opinione di importanti media svizzeri è in calo

Nell'ultimo anno, noti marchi mediatici e piattaforme di social media svizzeri, come il canale televisivo SRF 1, 20 Minuten e Facebook, hanno perso molta visibilità e quindi potere d'opinione. La Neue Zürcher Zeitung, YouTube, Instagram e Tiktok sono riusciti a guadagnare. Questi sono i risultati dell'ultimo Media Monitor Svizzera.

(Grafica: Publicom Medienmonitor)

Per la sesta volta, la società di ricerca e consulenza sui media e la comunicazione Publicom, con sede a Zurigo, ha analizzato le prestazioni dei media nel formare l'opinione pubblica in Svizzera e ha presentato i risultati nel "Media Monitor" prima. Lo ha fatto per conto dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM).

Secondo lo studio pubblicato questa settimana, il canale televisivo SRF 1 ha perso il 19% del suo potere d'opinione rispetto all'anno precedente. Il declino per Facebook è stato del 13%, per 20 minuti 12%. Anche il canale televisivo SRG in lingua francese RTS 1 e i canali tedeschi ARD e ZDF hanno perso quote a due cifre. Lo stesso vale per Watson.ch.

Il Nuovo giornale di Zurigo è aumentato del 10%, YouTube e Instagram rispettivamente del 3% e del 7%. La portata e quindi il potere di opinione dell'app per video brevi Tiktok è aumentata - secondo lo studio, ancora a un livello basso nel complesso - del 69%.

Nel complesso, il potere d'opinione cumulativo di tutti i 176 marchi di media e canali di social media analizzati è diminuito di poco meno del sette per cento nel 2022 rispetto all'anno precedente. Mentre i grandi marchi hanno sofferto in particolare di questa diminuzione, il divario tra i marchi mediatici più grandi e quelli più piccoli ha teso a ridursi. Questo è "un buon segno" per la diversità di opinione.

I media tradizionali continuano a crollare

Nell'ultimo rapporto, Publicom scrive anche che un confronto pluriennale mostra uno spostamento delle quote di potere d'opinione dai media tradizionali (stampa, radio e TV) verso i media online e sociali.

"Ciò significa che parti sempre più ampie del mercato delle opinioni si allontanano sempre più dalla sfera d'influenza diretta della promozione mediatica svizzera". La digitalizzazione e il relativo cambiamento nell'uso dei media, principalmente legato all'età, devono diventare il fulcro della politica, della regolamentazione e dell'economia.

L'anno scorso, Publicom ha riportato che l'online ha superato per la prima volta la televisione come genere mediatico più influente. (Werbewoche.ch). (SDA/swi)

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