Otfried Jarren vede l'acquisto di Goldbach come una reazione ad Admeira

L'offerta di Tamedia di acquistare Goldbach è, secondo lo studioso di giornalismo Otfried Jarren, una reazione all'alleanza pubblicitaria Admeira. Tuttavia, egli ritiene che l'industria dei media tradizionali non sia tecnologicamente in grado di reggere il confronto con nuovi fornitori come Google.

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La mossa ha senso dal punto di vista economico per Tamedia, ha dichiarato venerdì Otfried Jarren, professore dell'Istituto di giornalismo e ricerca sui media dell'Università di Zurigo, su richiesta dell'agenzia di stampa SDA. Goldbach possiede conoscenze tecniche e metodologiche nel campo della produzione audiovisiva e dei media digitali.

Secondo Jarren, l'offerta di Tamedia è "senza dubbio" una reazione ad Admeira, la piattaforma pubblicitaria fondata nel 2016 da SRG, Swisscom e Ringier. Goldbach è un partner economicamente sensato, anche perché l'azienda ha rapporti commerciali in tutto il settore dei media elettronici, soprattutto in Germania.

Posizione di partenza difficile

In generale, Jarren vede l'intero settore del marketing pubblicitario in uno stato di cambiamento. La digitalizzazione consente altre forme di misurazione e analisi dei dati. Pertanto, il mercato diventerà più difficile anche per Goldbach, stima il professor Jarren.

Dal suo punto di vista, l'industria dei media tradizionali è tecnologicamente difficilmente in grado di tenere il passo con i nuovi fornitori, come le piattaforme di social media (Facebook) o i motori di ricerca (Google). Gli editori svizzeri non avrebbero alcuna competenza nella progettazione di piattaforme attraverso le quali fornire informazioni, scambiare conoscenze ed effettuare transazioni. "Le aziende sono bloccate in una vecchia mentalità competitiva".

Nuove misure richieste

Jarren è anche meno ottimista riguardo alla crescente concentrazione della stampa e dei media. Il cambiamento strutturale dei media ha conseguenze per il pubblico democratico e per i processi politici nella Svizzera democratica diretta e multilingue.

La Commissione federale per i media ha quindi più volte sottolineato nelle sue dichiarazioni la necessità di nuove misure di politica dei media, ha dichiarato Jarren, che presiede questa commissione. Sono ipotizzabili, ad esempio, misure di finanziamento non statale nel settore della tecnologia o una piattaforma nazionale aperta a tutti i giornalisti, le redazioni e i blogger. (SDA)

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