CH Media e NZZ colpite da attacchi hacker

Secondo le loro stesse dichiarazioni, venerdì le società di media CH Media e NZZ sono state colpite da attacchi informatici. L'attacco ha preso di mira diversi servizi delle due società.

(Immagine simbolo: Unsplash.com)

Tra le altre cose, è stato colpito il lavoro nelle redazioni, compresa la produzione di programmi radiofonici, come ha appreso l'agenzia di stampa Keystone-SDA da ambienti editoriali. Inizialmente non era chiaro in che misura la produzione dei giornali fosse stata interrotta.

Le operazioni dovrebbero essere ripristinate rapidamente, ha annunciato CH Media venerdì pomeriggio. I problemi si erano già verificati in mattinata. L'attacco potrebbe avere un impatto su "servizi e prodotti di mercato", ha scritto CH Media. Una portavoce dell'azienda ha spiegato, su richiesta di Keystone-SDA, che non era ancora possibile fornire informazioni concrete in merito.

Secondo quanto riferito, CH Media ottiene diversi servizi informatici dal gruppo NZZ Media e quindi è stata direttamente colpita dall'attacco informatico all'infrastruttura della NZZ. L'incidente è oggetto di indagine insieme alla NZZ.

L'attacco è stato individuato e isolato in una fase iniziale, scrive la società NZZ in un comunicato. L'attacco è in corso di analisi da parte del dipartimento informatico della NZZ, di specialisti esterni e di esperti del Centro nazionale di sicurezza informatica (NCSC) e della Polizia cantonale di Zurigo.

Attacchi dalla Russia e dalla Corea del Nord

Secondo CH Media, si tratta di un attacco informatico tramite il cosiddetto ransomware. Gli hacker possono usarlo per penetrare nel sistema informatico della vittima e ottenere l'accesso ai sistemi informatici o ai dati o addirittura bloccarli. Possono anche bloccare le vittime con una tecnologia di crittografia e chiedere un riscatto.

Tra le recenti vittime di attacchi ransomware figurano l'Università tedesca di Duisburg-Essen, il servizio postale britannico e l'ospedale pediatrico canadese Sick Kids. Si ritiene che molti gruppi di ransomware abbiano sede in Russia.

Le autorità russe, tuttavia, negano che il Paese sia un rifugio per questi gruppi. Gli esperti ritengono inoltre che molti attacchi ransomware partano dalla Corea del Nord. (SDA)

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