Le richieste di VSM dopo il no di Billag: "Il mandato di servizio pubblico deve essere chiaramente definito".

In seguito all'iniziativa No alla No Billag, l'Associazione svizzera dei media (VSM) chiede una "chiara definizione del mandato di servizio pubblico della SSR". Il chiaro risultato a favore di una soluzione radicale non deve oscurare il fatto che c'è un grande bisogno di azione.

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"Il ruolo e la missione della SSR devono essere ridefiniti", scrive il VSM in un comunicato. La SRG non dovrebbe espandersi ulteriormente, ma concentrarsi chiaramente sull'informazione. "La politica deve affrontare in modo rapido e approfondito una revisione della legge sulla radio e sulla televisione".

L'Associazione degli editori chiede al Dipartimento del DATEC di astenersi dall'introdurre pubblicità specifiche per gruppi target per la SSR e di sospendere la licenza attualmente in consultazione, che consentirebbe alla SSR di espandersi sui canali digitali.

Dal punto di vista del VSM, non è necessaria una nuova legge sui media elettronici. "Manca la base costituzionale per questo.

Se gli editori avranno la meglio, la SSR continuerà a limitarsi alla radio e alla televisione con una funzione di supporto nazionale. "La SSR non lancerà offerte digitali simili alla stampa o formati audiovisivi prodotti esclusivamente per il web.

Inoltre, la SSR deve rinunciare a nuove forme di commercializzazione, in particolare alla pubblicità online. È inoltre necessario un ritiro incondizionato e rapido dall'alleanza pubblicitaria Admeira. (SDA)

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