Morto il conduttore di lungo corso di "Tagesschau" Léon Huber

Léon Huber, storico conduttore di Tagesschau, è morto. Il 79enne è morto dopo una lunga malattia, ha annunciato lunedì sera la Schweizer Radio und Fernsehen SRF.

Huber è deceduto per una malattia renale già il 27 novembre, come hanno confermato alla televisione svizzera alcuni conoscenti dell'ex presentatore di "Tagesschau". È stato sepolto in un cimitero di Zurigo il 3 dicembre. Il popolare presentatore è stato il volto del "Tagesschau" per 33 anni, dal 1963 fino al suo ritiro nel 1996, motivo per cui veniva spesso chiamato "Mister Tagesschau". Tipici di questo attore preparato erano la sua pronuncia quasi perfetta e i suoi modi pacati. Leggendaria fu, ad esempio, l'edizione di Tagesschau del 3 maggio 1981, quando manifestanti mascherati fecero irruzione nello studio esponendo uno striscione con la scritta "Libertà e sole per Giorgio Bellini". Il ticinese Giorgio Bellini era considerato un membro del movimento giovanile zurighese. All'epoca era stato arrestato. Huber rimase calmo e dopo una breve interruzione continuò a leggere le notizie come se nulla fosse. Molti ricordano anche la scena dell'agosto 1990, quando il presentatore del Tagesschau tirò fuori la lingua poco prima dell'inizio del programma, ma la sequenza era già stata registrata. (SDA)
 

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