14 miliardi di franchi svizzeri di investimenti nei media 2012

Nel 2012 il fatturato del mercato svizzero dei media è stato di 14 miliardi di franchi svizzeri. I giornali e le riviste vengono sempre più abbandonati, mentre le notizie elettroniche sono in aumento. Questi sono i risultati di due studi dell'Associazione svizzera dei media.

I consumatori hanno speso 11,1 miliardi di franchi svizzeri per i media, il che corrisponde a un calo dell'1,9%. Il loro comportamento di spesa è decisamente meno irregolare rispetto a quello degli inserzionisti, che hanno investito nei media il 7,5% in meno, pari a 2,9 miliardi. Per quanto riguarda i fornitori, la performance mediatica dei prodotti di stampa rimane impressionante. Tuttavia, anche i fornitori di media riconoscono la necessità di riallinearsi e di rimanere flessibili nell'attuale situazione di crisi. L'Associazione Svizzera dei Media pubblica questi dati e analisi nei suoi studi Media Budget e Media Trends.

Bilancio dei media stabile

L'Associazione svizzera dei media ha presentato per la nona volta il suo studio Media Budget. Lo studio analizza la spesa degli utenti per i contenuti, l'accesso e l'hardware per il consumo dei media e aggiunge i risultati delle statistiche svizzere sulla pubblicità. Ciò fornisce un quadro generale delle entrate dell'industria mediatica svizzera, nonché una visione delle quote di mercato, delle tendenze e degli sviluppi a lungo termine. Nel 2012 una famiglia privata ha speso in media 3.093 franchi svizzeri per il consumo di media. L'importo speso per i media tradizionali, come gli abbonamenti alla stampa, la televisione e i libri, è rimasto pressoché invariato rispetto all'anno precedente, mentre il budget per la radio e il cinema è stato leggermente superiore.

I media mobili hanno incrementato le vendite in edicola

La stampa ha realizzato un fatturato totale di 1,6 miliardi di franchi svizzeri, ovvero il 3,5% in meno rispetto all'anno precedente. Gli abbonamenti alla stampa sono riusciti a mantenere la loro posizione con 1,1 miliardi di franchi svizzeri. Tuttavia, il forte aumento del consumo di media attraverso i media mobili ha indebolito le vendite della stampa in edicola, il cui fatturato è sceso del 9% a 478 milioni di franchi svizzeri. Il settore di spesa più importante, l'informatica e le telecomunicazioni, ha superato la barriera dei 4 miliardi di franchi svizzeri ed è cresciuto leggermente dello 0,7%. Le vendite di smartphone e tablet hanno superato per la prima volta quelle dei PC. Nell'elettronica di consumo, le vendite di software continuano a spostarsi verso Internet. La popolazione svizzera utilizza intensamente i nuovi canali di accesso e le innovazioni tecniche e aumenta il consumo di media.

Il giornalismo professionale non è più finanziariamente sostenibile

Lo sconvolgimento dell'industria dei media è epocale, ma la vitalità della stampa non è in pericolo. Questa è la conclusione a cui sono giunti i responsabili dei media svizzeri che hanno partecipato al sondaggio sulle tendenze 2013. Il fattore decisivo per il successo del mercato in futuro sarà posizionare chiaramente i marchi dei media e mantenere la particolare fiducia in questi marchi. Questo, oltre alla convergenza dei media, apre il potenziale per vendere prodotti esistenti e nuovi attraverso i canali digitali. Secondo gli intervistati, sono necessarie ulteriori azioni di marketing, che in futuro dovranno concentrarsi maggiormente su concetti ad alta intensità di consulenza e su soluzioni di comunicazione trasversali ai media e ai generi. Per la prima volta, la maggioranza degli intervistati (51%) è convinta che il giornalismo professionale non possa più essere finanziato attraverso le vendite e la pubblicità. Non c'è quindi modo di evitare lo sviluppo di nuovi modelli di business di successo per compensare l'erosione dei ricavi dell'attività principale.
 

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