Apple: gli sviluppatori di app si impegnano a una protezione dei dati più rigorosa

Apple ha iniziato a non approvare più per il suo app store le applicazioni che accedono all'identificativo unico (UDID) dei dispositivi mobili.

Lo riferisce il blog tecnologico Techcrunch. I numeri di identificazione possono essere utilizzati per identificare in modo univoco i telefoni cellulari o i tablet dotati di connessione telefonica mobile. Finora numerose app hanno avuto accesso all'UDID per raccogliere informazioni sugli utenti e poter inserire, ad esempio, pubblicità su misura.

Circa mezzo anno fa, Apple aveva già informato gli sviluppatori di app che un cambiamento nell'uso dell'UDID era imminente. Ora, però, l'azienda sta facendo sul serio per la prima volta e ha respinto le prime app che utilizzano questo accesso. La scorsa settimana sono state respinte le applicazioni di diversi sviluppatori, come riporta il blog.

A differenza dei cookie, che molti siti Internet utilizzano per analizzare il comportamento di navigazione degli utenti, l'UDID non può essere cancellato dallo smartphone o dal pad. Nelle ultime settimane, l'accesso all'UDID e l'utilizzo dei dati in esso contenuti sono stati sempre più oggetto di critiche da parte dei protezionisti dei dati negli Stati Uniti, che li considerano una violazione della privacy. Molti utenti di app utilizzano l'UDID anche per la protezione delle copie, in modo che, ad esempio, gli abbonamenti alle riviste possano essere utilizzati solo su un determinato dispositivo.

Resta da vedere cosa potrebbero usare gli sviluppatori di app in alternativa all'UDID per ottenere i dati degli utenti e offrire i loro servizi. (SDA/DPA)
 

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