ROG: pubblicato l'elenco dei "nemici di Internet

In occasione della terza "Giornata mondiale contro la censura di Internet" che si celebra il 12 marzo, l'organizzazione Reporter senza frontiere (ROG) ha inserito dieci Paesi nella sua lista dei "Nemici di Internet". 16 Paesi - tra cui la Francia - sono "sotto osservazione".

Il ROG ha dichiarato dieci Paesi "nemici di Internet". Come nei due anni precedenti, l'elenco comprende Birmania, Cina, Cuba, Iran, Corea del Nord, Arabia Saudita, Siria, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam. Secondo il rapporto del ROG, questi Stati censurano Internet attraverso un massiccio filtraggio e blocco dei siti web, perseguitano sistematicamente gli utenti critici e strumentalizzano Internet a fini propagandistici. Dopo gli sconvolgimenti rivoluzionari, la Tunisia e l'Egitto non sono più tra i "nemici di Internet", ma sono ancora "sotto osservazione". 

Oltre a Tunisia ed Egitto, il ROG ha messo "sotto osservazione" altri 14 Paesi. Si tratta di Paesi che hanno adottato "misure di censura preoccupanti che potrebbero essere facilmente abusate". Francia, Libia e Venezuela sono ora "sotto osservazione". La Francia figura nell'elenco a causa del nuovo pacchetto di leggi online "Loppsi 2" ("Loi d'orientation et de programmation pour la performance de la sécurité intérieure") approvato nel febbraio 2011. Tra le altre cose, questa legge consente al Ministero dell'Interno di ordinare ai provider di filtrare i siti web dei loro clienti alla ricerca di contenuti pedofili senza un ordine del tribunale. Le parole chiave sono selezionate da un'autorità governativa senza la supervisione di un tribunale. In Libia, il regime di Muammar Gheddafi ha imposto la censura di Internet sulla scia delle proteste in Tunisia e in Egitto. Secondo l'organizzazione, anche la nuova legge su Internet approvata in Venezuela alla fine del 2010 potrebbe portare a un inasprimento della censura online. Negli ultimi mesi, alcuni blog sono già stati bloccati e alcuni utenti di Internet sono stati arrestati. 

 

Tuttavia, nella "Giornata mondiale contro la censura di Internet", la ROG richiama l'attenzione anche sugli sviluppi positivi. Secondo l'organizzazione, le piattaforme online, i servizi di micro-blogging e i siti di social network si sono affermati come strumenti di protesta, campagne politiche e diffusione di informazioni indipendenti. Gli eventi in Tunisia e in Egitto, in particolare, lo hanno dimostrato. I media tradizionali e quelli online sono sempre più in relazione complementare tra loro e si sostengono a vicenda. Allo stesso tempo, cresce la solidarietà transfrontaliera tra gli attivisti di Internet. 

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