Che cosa significa in realtà "brutalismo"?

Benno Maggi, nella sua rubrica "Che cosa significa... in realtà?" spiega termini del campo del marketing e della comunicazione. Questa volta si occupa del sostantivo "brutalismo" nel contesto del design UI/UX.

BrutalismChiunque visiti siti web alla moda e si chieda perché la navigazione sia così difficile e le parole grandi e in grassetto vi gridino contro, non capisce cosa stia succedendo nel design UI/UX. Si chiama brutalismo e significa non progettare siti web "grad z'leid" come l'utente comune ha appena imparato a fare.

Sono finiti i tempi della navigazione orizzontale o verticale, e anche l'hamburger è una sorta di design degli anni Novanta. Il brutalismo o "design brutale" è pieno di interazioni crude che, unite a microinterazioni, rompono deliberatamente le nostre abitudini visive. Quindi basta con la facilità d'uso! Salve, coraggio progettuale e resistenza alle abitudini dell'utente.

Le betoniere creative sono molto richieste

Se un tempo il marketing era "brick & mortar vs. online", cioè mondo reale vs. mondo digitale, oggi si parla di marketing omnicanale. Il digitale e l'analogico devono lavorare insieme.

È forse per questo che la comunità UI/UX ha fatto ricorso a una parola nata nel mondo analogico e in qualche modo superata: brutalismo. In architettura, un tempo veniva celebrato come modello di architettura moderna o etichettato come bunker di cemento. Non c'è da stupirsi, visto che il termine deriva proprio da questo materiale da costruzione: il "béton brut", ovvero il cemento a vista. Il pioniere di questo stile è stato Le Corbusier, che a partire dal 1947, come sua ultima opera, ha cambiato in modo permanente il paesaggio urbano di Marsiglia con i suoi grigi condomini Unité d'Habitation, cementando così la strada di un nuovo stile architettonico.

I designer UI/UX, invece, si concentrano su una navigazione semplice nella loro interpretazione del Brutalismo e trasformano l'HTML codificato a mano in cemento digitale. Speriamo che i Le Corbusier online adottino non solo il suo anticonformismo e la sua volontà di sperimentare, ma anche il suo genio. Allora forse gli utenti di questi siti web accetteranno gli inconvenienti che ne derivano, nel rispetto dell'arte.


Benno Maggi è cofondatore e CEO di Partner & Partner. Da oltre 30 anni origlia il settore, scoprendo per noi parole e termini che possono essere usati per chiacchiere, pomposità, eccitazione, per giocare a Scarabeo o semplicemente perché.

Altri articoli sull'argomento