Gergo tecnico: cosa significa "iterativo"?

Benno Maggi spiega i termini di marketing e comunicazione nella sua rubrica "Gergo tecnico". Questa volta ci spiega perché il termine "iterativo" può essere problematico nel contesto del marketing.

Fachchinesisch

La parola "iterativo" deriva dal latino "iter" (modo) e il suo discendente si sta facendo strada in molti progetti del nostro settore. Anche il filosofo cinese Confucio, intorno al 500 a.C., aveva già sostenuto la necessità di essere iterativi con l'affermazione "La via è la meta". In matematica, significa avvicinarsi alla soluzione esatta passo dopo passo con calcoli ripetuti, chiamato anche stima in alto tedesco e spesso confuso con pröbeln in svizzero tedesco. E poiché nel nostro settore i matematici sono comunque più richiesti dei filosofi, il re del processo iterativo si chiama sicuramente algoritmo.

 

Parola d'ordine come scusa 

Il mondo del marketing pullula di re, ed è per questo che l'aggettivo di moda si incontra sempre più spesso negli ultimi tempi tra coloro che passano il loro tempo in workshop mal gestiti o in progetti web o IT mal gestiti. Ma cosa significa esattamente?
Idealmente, i progressi iterativi vengono compiuti passo dopo passo verso l'obiettivo. Il modello di processo è attualmente in voga perché l'azione agile è richiesta ovunque. Tuttavia, spesso nasconde scuse pigre piuttosto che metodi di lavoro veramente orientati agli obiettivi e innovativi.

Che si tratti di software, di organizzazione o di sviluppo del personale, il miglioramento continuo, che spesso procede a piccoli passi o addirittura minuscoli, dovrebbe avere un nome. Ma attenzione, dietro ogni iterazione ci sono diverse fasi del progetto da attraversare, che offrono tutte opportunità di distrazione, fallimento o immobilismo: Pianificare, analizzare, progettare, implementare, testare e distribuire. Ogni tappa completata fornisce, nel migliore dei casi, uno stato intermedio di sviluppo funzionante, ma nella maggior parte dei casi si gira in tondo insieme senza fare un passo avanti e si agisce come se fosse evidente e del tutto privo di problemi.

Ciò che di solito rimane è la confusione da parte del cliente o la consapevolezza filosofica che "l'obiettivo doveva essere d'intralcio". Soprattutto quando, settimane e migliaia di franchi dopo, il progetto non è ancora finito e nessuno vuole ricordare i budget e le tempistiche originali.

Benno Maggi è cofondatore e CEO di Partner & Partner. Da oltre 30 anni origlia il settore, scoprendo per noi parole e termini che possono essere usati per chiacchiere, pomposità, eccitazione, per giocare a Scarabeo o semplicemente perché.

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