Gergo tecnico: cosa significa "ad fatigue"?

Tutti ne parlano quando si tratta di pianificare o analizzare campagne online e tutti si irritano come consumatori quando ne sono colpiti in prima persona. Si tratta della stanchezza che si prova quando si vedono sempre le stesse pubblicità, spesso sbagliate. Una stanchezza che non ci fa nemmeno desiderare di cliccare, ma che semplicemente ci infastidisce. Questa parola ha perseguitato le agenzie per molto tempo, ma attualmente sta vivendo una rinascita negli uffici dei clienti perché tutti si sono resi conto che la pubblicità online è misurabile, ma non significa necessariamente che abbia successo di per sé.

Le cifre e i dati che vengono generati, raccolti e presentati in relazione alle campagne online hanno perso parte della loro magia o sono semplicemente "affaticati". E il prefisso "ad" qui include tutto ciò che è pubblicità online a pagamento: video, banner, contenuti e qualsiasi altra fatica, indipendentemente dal fatto che sia su Google, Facebook, Twitter, LinkedIn, Snapchat, Tiktok o altrove.

Quindi, se nella vita privata siete infastiditi da una pubblicità non adeguata al vostro gruppo target e inutilmente ripetitiva, o in ambito lavorativo da conversioni scarse, mancanza di targeting e frequency capping da parte delle agenzie, vi consigliamo quanto segue: Fate come nel caso della stanchezza fisica.

Prendetevi delle pause (frequenza più bassa), andate offline, dormite o muovetevi di più (rotazione di canali e soggetti), svegliatevi con un caffè, una Redbull o un matcha (pertinenza e contenuti più piccanti) o adattate il vostro stile di vita al vostro corpo (targeting e retargeting).