Swisscom e Sunrise perdono la controversia sui marchi

Swisscom e Sunrise sono in lite per i marchi "one" e "inOne": entrambe le società hanno chiesto la revoca della protezione del marchio del prodotto del concorrente. Il Tribunale commerciale di Zurigo ha ora respinto la richiesta di entrambe le società. Sia "one" che "inOne" sono parole di uso comune. I termini sono quindi liberamente disponibili per tutte le aziende.

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Le due società di telecomunicazioni hanno creato ciascuna il proprio marchio per le loro offerte combinate: Swisscom ha scelto il neologismo "inOne", Sunrise l'ha abbreviato e ha chiamato il suo prodotto "one". Entrambe hanno registrato i loro marchi, rendendo impossibile l'uso di queste parole da parte di altre aziende e della concorrenza.

Sia Swisscom che Sunrise hanno quindi intrapreso un'azione legale per chiedere la revoca della protezione del marchio del concorrente. Entrambe temevano di essere prima o poi citate in giudizio dal rivale perché le parole "one" e "inOne" si contengono a vicenda.

 

Parole come "tu" e "duo

Il Tribunale del Commercio ha posto temporaneamente fine alla disputa sulle parole: in una sentenza pubblicata di recente, ha deciso che né "one" né "inOne" possono essere protetti dal diritto dei marchi.

Entrambi i termini sono parole di pubblico dominio e sono esclusi dalla tutela del marchio. Esempi di altre parole di questo tipo sono "tu" o "duo". Questi termini sono a disposizione di tutti i commercianti, senza dover temere di essere citati in giudizio da un'azienda in base alla legge sui marchi.

Tuttavia, il Tribunale commerciale fa un'eccezione: i cosiddetti marchi figurativi, cioè i loghi colorati di "one" e "inOne", rimangono protetti dalla legge sui marchi. Non possono quindi essere utilizzati da altre aziende, anche se le parole in essi utilizzate sono di proprietà comune. La sentenza non è ancora giuridicamente vincolante. Il periodo di appello dura fino al 27 gennaio. (SDA)

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