Gergo tecnico: cosa significa "coorte"?

Benno Maggi spiega i termini del campo del marketing e della comunicazione nella sua rubrica "Gergo tecnico". Questa volta si tratta del termine "coorte" e del suo significato nel contesto del marketing.

Kohorte

In tempi di Corona, il gergo virologico si diffonde quasi con la stessa velocità del virus. I virologi, guidati dal più famoso in Germania, Christian Drosten della Charité di Berlino, parlano spesso dello studio della coorte di Monaco e di altri studi epidemiologici di coorte per spiegare il contenimento della diffusione del virus.

Ma questa parola quasi antiquata non è entrata nel gergo del marketing solo dopo Corona. Non appena abbiamo capito che parlare di gruppi target non è più così in voga nel marketing, ma piuttosto di stakeholder o personas, ecco che spunta la parola successiva: cohort, che deriva dal linguaggio militare.

 

Caratteristiche e comportamenti sospetti

Ma invece di parlare della sottounità militare di una legione romana, alcuni parlano dei turisti di Ischgl, degli spettatori della Champions League di Bergamo o persino della coorte di Monaco di Baviera come lurker virale. Gli altri mostrano diagrammi di coorti di clienti con i ricavi totali, per diversi periodi, suddivisi per coorti di acquisizione dei clienti. Come? In medicina, le coorti consentono di trarre conclusioni sulle relazioni biologiche o mediche. Nel marketing, ciò che le aziende possono aspettarsi dai clienti esistenti o da acquisire in base al loro comportamento. In entrambi i casi, si tratta semplicemente di gruppi di persone e delle loro caratteristiche comuni per un certo periodo di tempo, che trasmettono nelle loro reti di contatto. I virologi possono spiegare, ma non impedire, il fatto che le coorti paralizzino non solo singoli Paesi, ma l'intero pianeta, e che non solo una singola azienda, ma interi settori ne risentano.

* Benno Maggi è cofondatore e CEO di Partner & Partner. Da oltre 30 anni origlia il settore, scoprendo per noi parole e termini che possono essere usati per chiacchiere, pomposità, eccitazione, per giocare a Scarabeo o semplicemente perché.

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