Postfinance vuole diventare più efficiente e taglia posti di lavoro

In vista della contrazione degli utili, Postfinance vuole diventare più efficiente e sta tagliando posti di lavoro. Entro la fine del 2021, la filiale della Posta dovrà eliminare circa 130 posti di lavoro a tempo pieno, anche nel settore marketing. Allo stesso tempo, però, verranno creati circa 80 nuovi posti di lavoro, soprattutto nelle nuove aree di business digitali. Inoltre, l'azienda si sta dando una nuova struttura.

Postfinance

Con queste misure, Postfinance intende arrestare la tendenza negativa dei risultati aziendali che dura da diversi anni ed evitare di scivolare in rosso, secondo quanto dichiarato martedì dalla società. Oltre a migliorare l'efficienza, il fornitore di servizi finanziari intende investire in nuove aree di business.

Nel nuovo periodo strategico, Postfinance dividerà le proprie attività in quattro unità operative indipendenti che opereranno in modo "ampiamente autonomo" e indipendente l'una dall'altra. Le nuove "Business Unit" comprendono l'area "Payment Solutions" con le operazioni di pagamento, "Retail Banking", l'area "Digital First Banking" con una nuova banca digitale e il "Platform Business" con la piattaforma Valuu.

 

Procedura di consultazione

Un portavoce di Postfinance ha dichiarato all'AWP che la prevista riduzione di circa 130 posti di lavoro riguarderà principalmente il settore bancario al dettaglio. È probabile che vengano tagliati posti di lavoro in settori quali i servizi di consulenza alla clientela, il marketing e l'informatica, le operazioni e le risorse umane.

Altri 260 posti di lavoro di Postfinance saranno inoltre soggetti ad "adeguamenti in base al diritto del lavoro", che per le persone interessate possono significare principalmente nuove funzioni o, in alcuni casi, una nuova sede di lavoro.

Secondo Postfinance, i tagli occupazionali previsti richiedono un processo di consultazione. I dipendenti interessati potranno presentare proposte su come evitare i licenziamenti o limitarne il numero e su come mitigarne le conseguenze. La direzione esaminerà le proposte ricevute su base continuativa e prenderà una decisione finale alla fine di novembre "se e in che misura" le misure saranno attuate.

Dove possibile, i tagli ai posti di lavoro dovrebbero essere effettuati anche attraverso la fluttuazione naturale, la scadenza dei contratti di lavoro a tempo determinato e i pensionamenti (anticipati), assicura Postfinance. In caso di licenziamenti, si applicherà un "piano sociale ben sviluppato elaborato con le parti sociali".

 

Nuovi posti digitali

I circa 80 nuovi posti di lavoro saranno creati principalmente nella nuova attività digitale e nell'attività di piattaforma, dove l'azienda afferma di aver bisogno di "personale aggiuntivo con competenze diverse".

Come già riportato da diversi media, Postfinance ha intenzione di lanciare una nuova banca digitale con il proprio marchio il prossimo anno. Il Credit Suisse, ad esempio, ha recentemente lanciato un'offerta simile.

Nel settore delle piattaforme, Postfinance intende sviluppare ulteriormente l'attuale piattaforma di intermediazione ipotecaria Valuu. In futuro, Valuu diventerà una "piattaforma di confronto e conclusione" indipendente nei settori delle assicurazioni e delle pensioni.

 

Sindacati con critiche severe

Il sindacato Syndicom definisce i tagli previsti da Postfinance una "strategia discutibile a scapito del personale". La strategia della filiale della Posta rimane "vaga", si legge in un comunicato. Il personale è da tempo risentito delle continue riforme, non da ultimo a causa dell'"ondata di consulenti esterni, che a loro volta divorano ingenti somme di denaro".

Il sindacato chiede che la direzione di Postfinance adotti misure di accompagnamento del progetto che prendano sul serio le preoccupazioni dei dipendenti e li includano nella ristrutturazione.

Anche il sindacato Transfair critica i piani di Postfinance. È "giusto e importante" che Postfinance voglia riposizionarsi, si legge in un comunicato di Transfair. Tuttavia, l'annunciata riduzione di 130 posti a tempo pieno e gli oltre 250 adeguamenti contrattuali sono da criticare "con la massima fermezza". Il sindacato ipotizza inoltre che Postfinance non si limiti a tagliare il personale, ma agisca anche su altre leve come l'aumento delle tariffe, l'ottimizzazione dei processi e l'accelerazione della digitalizzazione delle operazioni di pagamento. (SDA)

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